Capolavori nascosti: la chiesa di Alvar Aalto nella campagna bolognese

20/05/2020 - A molti sembrerà strano ma l'unica opera in Italia del grande architetto finlandese Alvar Aalto si trova a Riola, un comune con poco più di 900 abitanti nella provincia di Bologna. Inaugurata nel 1978 la Chiesa di Santa Maria Assunta è considerata tra i più significativi esempi di arte sacra contemporanea. Una chiesa essenziale e povera di decori, con forme sinuose che ricordano il paesaggio finlandese e nella quale linee, volumi e luce richiamano ed enfatizzano l’ambiente naturale circostante. Oltre a tutte le strutture - prima tra tutte la singolare volta asimmetrica che porta luce naturale all’interno dell'unica navata e sull'altare - Aalto ne ha disegnato non solamente le strutture, ma anche tutti gli arredi interni. Courtesy Alvar Aalto Foundation. Ma partiamo dal principio. La genesi e lo sviluppo del progetto della chiesa di Santa Maria Assunta hanno una storia particolare tanto da ispirare il documentario.. Continua a leggere su Archiportale.com

Capolavori nascosti: la chiesa di Alvar Aalto nella campagna bolognese

20/05/2020 - A molti sembrerà strano ma l'unica opera in Italia del grande architetto finlandese Alvar Aalto si trova a Riola, un comune con poco più di 900 abitanti nella provincia di Bologna. Inaugurata nel 1978 la Chiesa di Santa Maria Assunta è considerata tra i più significativi esempi di arte sacra contemporanea. Una chiesa essenziale e povera di decori, con forme sinuose che ricordano il paesaggio finlandese e nella quale linee, volumi e luce richiamano ed enfatizzano l’ambiente naturale circostante. Oltre a tutte le strutture - prima tra tutte la singolare volta asimmetrica che porta luce naturale all’interno dell'unica navata e sull'altare - Aalto ne ha disegnato non solamente le strutture, ma anche tutti gli arredi interni. Courtesy Alvar Aalto Foundation. Ma partiamo dal principio. La genesi e lo sviluppo del progetto della chiesa di Santa Maria Assunta hanno una storia particolare tanto da ispirare il documentario..
Continua a leggere su Archiportale.com