Il rifugio dello scalatore

27/01/2021 - Il progetto, denominato chalet blanc, nasce dall’idea di una giovane coppia che ha deciso di costruire un piccolo chalet sostenibile ai piedi del Cervino. L’edificio a firma dello studio di Luca Compri è realizzato con struttura prefabbricata in legno e reinterpreta in chiave contemporanea le vecchie baite del territorio alpino. Il volume della casa si caratterizza per la copertura a “W” rovescia; la scelta compositiva è un omaggio allo skyline e alla maestosità delle vette che coronano la valle e rappresenta il tentativo di avviare un dialogo diretto con la meraviglia della natura circostante. La linea spezzata della copertura viene ripresa, in pianta, dal disegno dei balconi, creando un disegno organico nel suo insieme. I prospetti sono trattati in modo diverso tra loro, a seconda dell’orientamento e delle funzioni interne all’edificio: a sud si aprono le finestre delle camere e le ampie vetrate degli spazi.. Continua a leggere su Archiportale.com

Il rifugio dello scalatore

27/01/2021 - Il progetto, denominato chalet blanc, nasce dall’idea di una giovane coppia che ha deciso di costruire un piccolo chalet sostenibile ai piedi del Cervino. L’edificio a firma dello studio di Luca Compri è realizzato con struttura prefabbricata in legno e reinterpreta in chiave contemporanea le vecchie baite del territorio alpino. Il volume della casa si caratterizza per la copertura a “W” rovescia; la scelta compositiva è un omaggio allo skyline e alla maestosità delle vette che coronano la valle e rappresenta il tentativo di avviare un dialogo diretto con la meraviglia della natura circostante. La linea spezzata della copertura viene ripresa, in pianta, dal disegno dei balconi, creando un disegno organico nel suo insieme. I prospetti sono trattati in modo diverso tra loro, a seconda dell’orientamento e delle funzioni interne all’edificio: a sud si aprono le finestre delle camere e le ampie vetrate degli spazi..
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