In mostra i vincitori dei Sony World Photography Awards 2024

18/07/2024 - Dopo la cerimonia di assegnazione dei premi dei prestigiosi Sony World Photography Awards, tenutasi il 18 aprile alla Somerset House di Londra, è arrivata a Milano, al Museo Diocesano Carlo Maria Martini fino al 29 settembre, l’esposizione delle opere vincitrici, curata da Barbara Silbe. Arrivati alla loro diciassettesima edizione, i Sony World Photography Awards sono divenuti un appuntamento fondamentale annuale per gli appassionati della fotografia, poiché rendono omaggio alle eccellenze fotografiche internazionali, evidenziando le opere e i racconti che hanno maggiormente colpito nell'ultimo anno. Tra le oltre 160 fotografie presentate a Milano, di 52 autori, spicca l'opera spiralkampagnen: Forced Contraception and Unintended Sterilisation of Greenlandic Women di Juliette Pavy, fotografa francese premiata con il prestigioso titolo di Photographer of the Year. Il suo lavoro documentario si sofferma sulle profonde e perduranti ripercussioni.. Continua a leggere su Archiportale.com

In mostra i vincitori dei Sony World Photography Awards 2024

18/07/2024 - Dopo la cerimonia di assegnazione dei premi dei prestigiosi Sony World Photography Awards, tenutasi il 18 aprile alla Somerset House di Londra, è arrivata a Milano, al Museo Diocesano Carlo Maria Martini fino al 29 settembre, l’esposizione delle opere vincitrici, curata da Barbara Silbe. Arrivati alla loro diciassettesima edizione, i Sony World Photography Awards sono divenuti un appuntamento fondamentale annuale per gli appassionati della fotografia, poiché rendono omaggio alle eccellenze fotografiche internazionali, evidenziando le opere e i racconti che hanno maggiormente colpito nell'ultimo anno. Tra le oltre 160 fotografie presentate a Milano, di 52 autori, spicca l'opera spiralkampagnen: Forced Contraception and Unintended Sterilisation of Greenlandic Women di Juliette Pavy, fotografa francese premiata con il prestigioso titolo di Photographer of the Year. Il suo lavoro documentario si sofferma sulle profonde e perduranti ripercussioni..
Continua a leggere su Archiportale.com