Ruinenlust: a Bologna l'opera site specific di Agostino Iacurci

01/02/2024 - garageBENTIVOGLIO ha riaperto ieri la sua vetrina su via del Borgo di San Pietro a Bologna l’opera site specific Ruinenlust, realizzata da Agostino Iacurci su invito del curatore Davide Trabucco.   L’opera crea un ponte tra l'immaginario dell'artista e le opere di Felice Giani esposte fino al 25 febbraio nella mostra allestita nei sotterranei del Palazzo: il lavoro di entrambi è infatti ispirato, seppure in modo diverso, dall'architectura picta, e l’intervento di Iacurci ne evidenzia le tangenze: Ruinenlust è infatti un tempietto dipinto, realizzato in legno, feltro, ferro e neon, ispirato al bozzetto di una decorazione parietale di Giani. Al centro del tempio, dopo il crepuscolo, un neon a forma di luna illumina lo spazio, mentre il colore, steso in campiture nette e geometriche, elemento distintivo della grammatica di Iacurci, con la sua policromia esalta le texture dei tessuti.   Inserita nel prestigioso cartellone.. Continua a leggere su Archiportale.com

Ruinenlust: a Bologna l'opera site specific di Agostino Iacurci

01/02/2024 - garageBENTIVOGLIO ha riaperto ieri la sua vetrina su via del Borgo di San Pietro a Bologna l’opera site specific Ruinenlust, realizzata da Agostino Iacurci su invito del curatore Davide Trabucco.   L’opera crea un ponte tra l'immaginario dell'artista e le opere di Felice Giani esposte fino al 25 febbraio nella mostra allestita nei sotterranei del Palazzo: il lavoro di entrambi è infatti ispirato, seppure in modo diverso, dall'architectura picta, e l’intervento di Iacurci ne evidenzia le tangenze: Ruinenlust è infatti un tempietto dipinto, realizzato in legno, feltro, ferro e neon, ispirato al bozzetto di una decorazione parietale di Giani. Al centro del tempio, dopo il crepuscolo, un neon a forma di luna illumina lo spazio, mentre il colore, steso in campiture nette e geometriche, elemento distintivo della grammatica di Iacurci, con la sua policromia esalta le texture dei tessuti.   Inserita nel prestigioso cartellone..
Continua a leggere su Archiportale.com